La tecnica dell’inganno pittorico parte dalla necessità di creare una seconda dimensione su una superficie piatta attraverso la resa tridimensionale: è l’illusione di vedere quello che non c’è.
L’utilizzo della foglia di metallo nasce dall’esigenza di dare riflessi di luce alla superficie trattata oltre ad impreziosirla come nel caso dell’uso dei metalli preziosi: oro, palladio e argento.
La decorazione, in stretto accordo con l’architettura, crea un’atmosfera tutta particolare vestendo il luogo in funzione del committente. I colori e le forme insieme ai materiali usati ne determinano il carattere.
Questa tecnica antica si usa per l’imitazione dei moltissimi legni presenti in natura, ad esempio il rovere, il noce, il mogano, sui quali poi le infinite possibilità di intarsi e intagli.
Questa tecnica si usa per l’imitazione dei marmi variopinti presenti in natura, dal semplice carrara venato, ai diaspri, ai porfidi, alle malachiti e lapislazzuli, ma a volte anche per i marmi di fantasia.
Questa tecnica pittorica serve per imitare e creare qualsiasi tipo di tessuto in ognuna delle sue caratteristiche intrinseche, dalla trama ai colori e ai motivi decorativi. Spesso l’effetto tessuto è percepibile anche al tatto.
Le decorazioni prendono corpo e diventano in tre dimensioni. Ad ogni ora e a seconda della luce la loro ombra cambia.
Il mosaico è una tecnica molto antica che impreziosisce l’ambiente con l’eleganza del materiale usato. I mosaici proposti sono completamente artigianali: le tessere sono state tagliate a mano dai diversi marmi o pietre.
Nel restauro vengono fatte operazioni di pulitura, consolidamento, stuccatura, integrazione pittorica e, ove richiesto, ricostruzione dell’apparato decorativo pre-esistente.